Nuova Riveduta:

Neemia 5:15

I governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo; ma io non ho fatto così, perché ho avuto timor di Dio.

C.E.I.:

Neemia 5:15

I governatori che mi avevano preceduto, avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo, ma io non ho fatto così, poiché ho avuto timore di Dio.

Nuova Diodati:

Neemia 5:15

Invece i passati governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo prendendo da esso pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento. Perfino i loro servi spadroneggiavano sul popolo; ma io non ho fatto così, perché ho avuto timore di DIO.

Riveduta 2020:

Neemia 5:15

I governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi opprimevano il popolo; ma io non ho fatto così, perché ho avuto timore di Dio.

La Parola è Vita:

Neemia 5:15

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Neemia 5:15

I governatori che mi avean preceduto aveano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo; ma io non ho fatto così, perché ho avuto timor di Dio.

Ricciotti:

Neemia 5:15

Quelli che governavano prima di me avevano aggravato il popolo, e ne ricevevano ogni giorno, tra pane, vino, e danaro per quaranta sicli; i loro ministri poi opprimevano il popolo. Ma io, temendo Dio, non feci così;

Tintori:

Neemia 5:15

mentre i governatori che m'avevan preceduto avevan gravato il popolo, ricevendone in pane, vino e danaro quaranta sicli al giorno, e anche la loro gente aveva oppresso il popolo. Ma io non feci così, perchè temevo Dio,

Martini:

Neemia 5:15

Or i primi governatori, che erano stati innanzi a me, aveano aggravato il popolo, ricevendone pane, e vino (oltre) i quaranta sicli per giorno in denaro: e di più i loro ministri angariavano il popolo. Ma io temendo Dio non feci così.

Diodati:

Neemia 5:15

Benchè i precedenti governatori ch'erano stati davanti a me, avessero gravato il popolo, e avessero presa quella da lui, in pane ed in vino; e dipoi in quaranta sicli d'argento; e che anche i lor servitori avessero signoreggiato sopra il popolo; ma io non feci così, per lo timor di Dio.

Commentario abbreviato:

Neemia 5:15

14 Versetti 14-19

Chi teme veramente Dio, non oserà fare nulla di crudele o ingiusto. Tutti coloro che occupano posti pubblici ricordino che sono collocati lì per fare del bene, non per arricchirsi. Neemia lo cita a Dio nella preghiera, non come se avesse meritato un qualche favore da parte di Dio, ma per dimostrare che dipendeva solo da Dio, che gli avrebbe restituito ciò che aveva perduto e che aveva messo da parte per il suo onore. Neemia evidentemente parlava e agiva come uno che sapeva di essere un peccatore. Non intendeva reclamare una ricompensa come un debito, ma nel modo in cui il Signore ricompensa una tazza di acqua fredda data a un discepolo per amor suo. Il timore e l'amore di Dio nel cuore e il vero amore per i fratelli porteranno a ogni opera buona. Queste sono le prove della fede giustificante e il nostro Dio riconciliato considererà le persone di questo tipo come buone, in base a tutto ciò che hanno fatto per il suo popolo.

Riferimenti incrociati:

Neemia 5:15

1Sa 2:15-17; 8:15; Prov 29:12
Mat 5:47; 2Co 11:9; 12:13
Ne 5:9; Giob 31:23; Sal 112:1; 147:11; Prov 16:6; Ec 12:13,14; Is 50:10; Lu 18:2-4

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